Trovandomi a lavorare sull’immagine delle persone per migliorarla è inevitabile interrogarsi non solo sul come farlo, ma anche sul perché farlo e sui reali risultati che si ottengono.
Quali sono le ragioni che spingono le persone a voler chiedere un aiuto professionale per migliorare la propria immagine e cosa si ottiene di tangibile?
Non posso che basarmi sulla mia esperienza personale e sulle casistiche che ho trattato fino ad oggi: sono quasi sempre stati di passaggio da una condizione ad un’altra, oppure desiderio di mutare la propria condizione in un’altra. Chi ha perso il lavoro e ne cerca uno nuovo, chi vorrebbe cambiarlo, chi esce da una malattia e riconquista la salute, sono solo alcuni esempi di questo stato di transizione. In questi casi il cambiamento desiderato anche per la propria immagine non è nient’altro che un adeguamento di essa ad una nuova persona, e questo dimostra come la necessità di rinfrescarla non sia una cosa futile, ma una conseguenza di un cambiamento più profondo: forse non sapete che il 70% della nostra autostima si basa proprio sulla nostra apparenza!
L’immagine personale rientra nella categoria “ego”, uno dei 4 sensi dell’essere umano, insieme a sesso, appetito e paura. Questi sensi sono profondamente radicati in noi, sono viscerali, al punto che se vogliamo persuadere qualcuno a fare qualcosa avremo successo se sfruttiamo uno di questi 4 sensi.
Statisticamente chi intraprende di più un percorso di questo tipo è la donna. E la ragione è, diciamo così, “biologica”. Vi riporto uno stralcio di un libro molto interessante che ho letto che si intitola “Looks, why they matter more then you ever imagined” dello psicologo Gordon L. Patzer: “La maggiore differenza tra le strategie sessuali maschili e femminili è che le donne cercano stabilità e impegno in una relazione mentre gli uomini preferiscono la varietà.
Se gli uomini sono dunque programmati per preferire la varietà sessuale, le donne si ritrovano a competere tra di loro per guadagnarsi l’attenzione maschile e molto intelligentemente hanno iniziato a volersi vedere sempre diverse e nuove tramite il makeup, tagli e colori di capelli, i vestiti e gli accessori, proprio per andare a creare elementi di novità nella loro immagine che risveglino l’interesse maschile”.
Sono volontaria per due associazioni che lavorano sull’immagine femminile alterata dal cancro e vi posso dire con cognizione di causa che l’alterazione della propria immagine e la paura di non piacersi e piacere più, a volte può essere addirittura più difficile da accettare che non la malattia stessa.
E la ragione è semplice: “Il makeup, per tutte le donne e a tutte le età, acuisce autostima e valore di sé, i quali sono due bisogni basici dell’umanità. Anche quando siamo ammalati, nessuno di noi vorrebbe smettere di sentirsi attraente, e negare questo bisogno è negare la natura umana”. (Cit. da Subliminally Exposed del Dottor Steven Dayan, MD).
Ma io penso che oggi il desiderio di presentarsi al meglio possa essere una prerogativa anche maschile. Se è vero che l’uomo è cacciatore e non preda e quindi non necessita di agghindamenti al pari della donna nella sfera amorosa, è anche vero che l’uomo è sottoposto ad una forte competizione in ambito business sia come dipendente che come libero professionista o imprenditore, e deve distinguersi per mettersi in luce, perché a parità di qualità personali e curriculum un’immagine particolarmente curata può essere la carta vincente. La consulenza di immagine infatti non discrimina di certo i gentleman, ma anzi offre dei servizi dedicati e tagliati su misura solo per loro! (Questo per rispondere ai molti uomini che mi chiedono se il mio servizio si rivolge anche a loro o solo alle signore!).
Posto che abbiamo capito che ci possono essere dei buoni presupposti per migliorare la nostra immagine, una volta deciso di sperimentare questo percorso cosa si ottiene?
1) Innanzitutto un parere imparziale e disinteressato di un professionista. E’ bene sapere da che punto partiamo e cosa trasmettiamo con la nostra attuale immagine. Voi pensate davvero che quando chiediamo un’opinione sul nostro aspetto agli amici, conoscenti, mariti o mogli, figli, la risposta sia imparziale e spassionata? Al 90% non lo è perché quando si tratta di un argomento così delicato come l’immagine tutti noi abbiamo paura di offendere o ferire la persona che giudichiamo, alla quale magari vogliamo anche bene. Quindi passiamo una vita a basarci sul giudizio condizionato altrui che non fa che compiacere, e sul giudizio nostro di noi stessi, che è totalmente diverso da quello che la gente percepisce (tutti noi abbiamo una visione distorta di noi che non coincide con la percezione di chi ci guarda!);
2) Un parere professionale che si basa su delle competenze specifiche, le quali si avvalgono di parametri diversi dal “Ma si non preoccuparti che vai bene anche così!” ;
3) Infine si ottiene un miglioramento obbiettivamente più visibile ed efficace, perchè la nostra apparenza si compone di tanti elementi che funzionano nel momento in cui sono tutti in armonia gli uni con gli altri, e questa armonia (che viene percepita anche a livello inconscio) si può ricreare in modo quasi scientifico, quando si conoscono le leve che permettono di ottenerla.
Il puro gusto personale e la paura di offendere/ferire gli altri quando riceviamo dei consigli sul nostro aspetto ci impediscono di raggiungere l’obiettivo di un reale e visibile miglioramento, che invece possiamo raggiungere se ci mettiamo nelle mani di un professionista. (Che più o meno è come quando decidete di andare da un parrucchiere per tagliarvi i capelli e non ve li taglia la mamma con una scodella in testa come quando eravate bambini!).
Raccontami quanto ti piaci o non ti piaci qui: info@elisabonandini-imageconsulting.com
Oppure informati sui miei 4 servizi qui:
analisi-del-colore
analisi-del-viso
analisi-dello-stile-e-del-guardaroba
stile-business-dress-code-aziendale
Baci e abbracci come se piovesse per chi condivide questo post!