Quando insieme alle mie clienti facciamo l’analisi del guardaroba discutiamo per lo più sul perché alcuni capi sono fuori moda e la differenza tra un outfit di stile e contemporaneo, ed uno anonimo e “old style“. Certo lo stile è una cosa personale ed ognuno ha il proprio, ma credo che esistano anche dei parametri obiettivi in merito. I dubbi sono sempre un po’ gli stessi e gli errori anche, per questo ho stilato una mini-guida su cosa eliminare dal guardaroba (basata sulla mia esperienza dopo averne visti tanti), e con quello che c’è (un po’ in tutti!) fare dei nuovi outfit. Mettiamoci davanti all’armadio e iniziamo!
I 3 mai più
Premetto che le T-Shirt mi piacciono molto. Ma le T-Shirt iper-colorate con stampe, scritte, glitter, pailettes, borchiette, pizzetti e fiocchetti hanno un po’ stufato. Sono viste e straviste, sembrano sempre un po’ “cheap” anche se costose, e dal mio punto di vista non aggiungono nulla allo stile. Quindi, a meno che non siate 18enni, eliminatele senza pietà. Scegliete piuttosto T-Shirt basiche, di un colore solido, e puntate sulla qualità del tessuto e il taglio. Una semplice T-shirt bianca abbinata ad una collana statement ed un paio di jeans è il non plus ultra dello stile!
Giacche e camicie di qualche decennio addietro, anche se molto basiche come taglio e colori, si riconoscono dai colli, dalla forma, dalle cuciture e magari anche dal tessuto gessato vecchio stile. Anche se sono in buono stato quando le indossiamo diamo l’impressione di essere esattamente così: démodé. Anche i modelli più classici e basici cambiano stile nel tempo e un capo attuale si riconosce molto bene rispetto ad un capo ormai fuori moda. Non abbiate pietà dunque, salvate il vostro guardaroba dai cimeli degli anni ’90 e 2000 (a meno che non siate appassionate di vintage e siate le regine del mix and match) e sostituiteli con dei pezzi più aggiornati.
Maglioni infeltriti. Forse è quella sensazione di calore come fosse un abbraccio durante le fredde giornate invernali che ci impedisce di liberarci di quei 30 maglioni che stipiamo nell’armadio! Ne ho visti di tutti i colori e le fogge, ma quello che hanno in comune è il loro aspetto vecchio, infeltrito e un po’ triste! E’ la sfortunata sorte dei maglioni di lana del resto: anche se di buona qualità hanno una “scadenza” oltre la quale se non volete sembrare le piccole fiammiferaie dovete liberarvene (e non “dai ancora quest’inverno e poi lo butto!“).
I 3 perché no?
Un tubino nero, di quelli che mettiamo anche in ufficio, ce l’abbiamo tutte nell’armadio. Che sia in maglia, in fresco di lana o in tessuto stretch bene o male lo trovo! E’ diffusa una sorta di riverenza verso questo capo, non lo si concepisce se non con la décolleté, la calza velata, e una giacca: un outfit molto classico e formale. A me il tubino nero piace, e lo consiglio, così: con collant neri di almeno 40 denari (più attuali del collant velato), una francesina o un mocassino (scegliete voi fin dove spingervi in base alla vostra personalità e il contesto), un accessorio vistoso e colorato che da luce al viso come una collana statement, un mini-cardigan corto di un colore brillante lasciato aperto, e infine una clutch over che si può sfruttare bene anche di giorno. Attenzione alla lunghezza del tubino: in generale se l’orlo si spinge qualche centimetro sotto al ginocchio accorcia la gamba, meglio stare a metà ginocchio o appena sopra (a meno che non superiate il metro e settanta), e può rischiare di invecchiare a meno che non sia una versione stretch.
Come creare combinazioni cromatiche interessanti e non scontate? Dalla paura di sbagliare vedo armadi interamente neri, grigi e e beige! Posto che prima di sapervi destreggiare nell’abbinamento dei colori dovreste conoscere il vostro sottotono di pelle (per capire quali famiglie di colori vi stanno meglio e quali proprio no), gli abbinamenti vengono bene quando in un outfit non si usano più di 2/3 colori (il terzo tenetevelo per un accessorio), perché troppi colori creano confusione, e quando non state a pensarci troppo! A volte le combinazioni più interessanti vengono proprio quando sono casuali!
La mancanza di capi strutturati nel guardaroba è una situazione per cui consiglio di porre rimedio. Per capi “strutturati” intendo ad esempio una giacca, un cappotto, un pantalone classico di buona fattura. In tante mi dite “eh ma io la giacca proprio non la metto, non mi sento a mio agio”, oppure “noo col cappotto ho freddo, preferisco il piumino”. Un maglione è più comodo di una giacca e il piumino è più caldo del cappotto questo è ovvio, però se facessimo questo ragionamento sempre potremmo andare in giro in tuta e sneakers a vita. Indossare un abbigliamento informale vi fa percepire informali. La postura che adottiamo per portare una giacca è diversa da quella che adottiamo per portare un maglione o una felpa. Quando indossiamo abiti più strutturati migliora la postura, così come la percezione che ha di noi chi ci guarda. E poi ci sono giacche e giacche, quelle girocollo con maniche a 3/4, in lana bouclè ad esempio, sono più comode ed informali. Un vero toccasana per lo stile!
Sempre tutto vero. Condivido
Grazie Anna Carmen! Noi ci capiamo!