Premetto che il 25 Aprile a Monaco di Baviera c’erano 4 gradi, nevicava e tirava un vento che manco a Trieste. Detto questo potete ben capire perché il mio style report sia in versione invernale più che primaverile! Monaco mi piace perché si può considerare una capitale internazionale (sapevate che è la città in Europa con la più alta concentrazione di capitale investito in borsa?), è cosmopolita (e pullula di Italiani, infatti i Monacensi dicono che Monaco è la città italiana più a nord), è meta di shopping di lusso per gli arabi ed è una città elegante e votata all’arte (qui ho visto le opere spettacolari dello scultore indiano Anish Kapoor, e i 2 espressionisti tedeschi più pazzeschi della storia, Max Beckmann e Ernst Ludwig Kirchner).
Dopo essere stata qui ormai molte volte ho iniziato a conoscerla un po’ meglio e ho capito che lo stile qui si manifesta in due modi: chi se ne infischia bellamente della moda (e si vede!) e chi spende un capitale per vestirsi. Punto. La via di mezzo non esiste.
Avete presente lo stereotipo del tedesco con le Birkestock, la camicia maniche corte con fantasia improbabile e pantalone pinocchietto multitasche?! Oppure quello con il completo da lavoro di una taglia in più, nero o marrone e la scarpe classiche con la punta squadrata? Ecco, non abitano qui.
Qui va per la maggiore lo stilosissimo Loden. Il Loden alle sue origini lo tessevano i contadini delle Dolomiti e del Tirolo con la lana della pecora tirolese, era un tessuto grezzo e grigiastro che scaldava molto e che proteggeva dall’acqua, nulla di glamour dunque. Nell’800 poi divenne un tessuto di moda quando la fabbrica di Loden Moessmer di Brunico, produsse un mantello bianco per l’imperatore Francesco Giuseppe I° d’Austria e da lì fu sdoganato come tessuto da caccia per la nobiltà austroungarica. Ecco perché qui le “signore bene” prediligono il cappotto.
Se poi vi piace lo stile tirolese (a me molto), vi consiglio di dare un’occhiata a Giesswein, un marchio Austriaco di abbigliamento e accessori super-chic.
Tutta un’altra storia invece la si vede durante la primavera e l’estate. Da Maggio a Settembre è la stagione dei Biergarten, i giardini della birra, punti di ritrovo dei Monacensi per pranzi, merende, aperitivi o cene, in spazi verdi a ridosso dei birrifici, e a Settembre/Ottobre c’è l’Octoberfest, quindi via libera agli abiti tradizionali come il Dirndl.
Tornando alla stagione corrente, dovete sapere che il consumo di bevande calde a Monaco è altissimo e la mia tappa fissa per il cappuccino è: Dallmayr. Non posso lasciare Monaco senza essere passata di qui e vi garantisco che il viaggio vale la pena anche solo per vedere la bellezza di questa gastronomia storica e del suo personale nella tipica livrea blu e bianca! Aufidersen!