Gli errori più comuni che si commettono nello scegliere un abito maschile sono la taglia sbagliata e le lunghezze di giacca, maniche e pantaloni. Per quanto riguarda il modello non si sbaglia mai optando per una giacca a due bottoni con spacchi laterali (abito inglese) o spacco centrale e pantaloni con o senza risvolto, più o meno slim. Qualsiasi uomo dovrebbe avere un buon abito di questo tipo nel suo guardaroba! Il prezzo d’ingresso di un abito decoroso è di 600,00 Euro. Tra i 600,00 Euro e i 5.000,00 Euro o oltre, esistono diversi livelli di qualità e l’elemento che fa la differenza, oltre alla costruzione dell’abito, è il tessuto. Quando acquistate un abito pret-à-porter e non su misura il mio consiglio è di non indossarlo così com’è, a meno che non vi cada davvero perfettamente. Un eccesso di tessuto nelle maniche e “bolle” sulla schiena ad esempio, così come pantaloni troppo lunghi che si accartocciano sulle scarpe, sono sgradevoli da vedere e vi fanno apparire trascurati e disordinati. Le modifiche sono solitamente comprese con l’acquisto dell’abito, perché non sfruttarle?

La giacca

Va scelta in base alla propria corporatura. Le corporature maschili si suddividono principalmente in 5 categorie, e le problematiche più comuni sono: riequilibrare l’upper body con il lower body; snellire l’addome; dare più corpo alle spalle; far apparire la figura più snella e alta.

La corporatura più equilibrata è senza dubbio il trapezio. Quando il torso è equilibrato e ben fatto (spalle larghe e vita stretta) il fitting della giacca deve seguire le linee del corpo ed esaltarle, quindi sì ad una giacca sciancrata. Se fate molto allenamento e avete torace, spalle e braccia muscolose e voluminose tipiche della figura a V – triangolo invertito, al 90% funziona meglio un su misura perché la giacca che sembra scoppiare, in stile Hulk, non è mai elegante. Fisici robusti soprattutto nella zona dell’addome come la figura ovale, necessitano di V profonde che slanciano il busto, spalle strutturate che bilanciano e un rever largo. Fisici magri e senza curve, tipo la figura a rettangolo,  vogliono invece un rever stretto, possono optare per una giacca 3 bottoni (chiudendo solo quello al centro) e scegliere tessuti corposi e operati che aggiungono volume visivo. Un busto con spalle strette e spioventi rispetto ad un bacino largo con addome pieno, tipico della figura a triangolo, vuole un rinforzo nelle spalle della giacca, che, senza esagerare, devono essere ben strutturate per dare più profondità.
Se infine l’altezza è il vostro punto debole una giacca 2 bottoni con rever abbastanza sottile è la scelta migliore.

A livello stilistico un rever a lancia è sartoriale, ha un gusto un po retro ed è molto elegante; un rever dentellato normale è classico; un dentellato molto sottile è “modaiolo” e casual; un rever a scialle è da smoking. Come avrete ben inteso il rever è ciò che dà carattere alla giacca e ciascuno funziona meglio o peggio nelle varie situazioni.

A conclusione, una corretta lunghezza della giacca vorrebbe che, a braccia distese, l’orlo terminasse nel proprio palmo chiuso (se chiudete la mano corrisponde a circa metà del vostro pollice), e coprisse tutto il bacino. La lunghezza della manica invece deve fare in modo che sia sempre visibile almeno 1,5 cm di polsino.

I pantaloni

I pantaloni devono adattarsi alla gamba. Pantaloni molto slim e corti sopra la caviglia sono di tendenza soprattutto tra i giovani, ma a mio avviso dovrebbero comunque mantenere una certa morbidezza e coprire il malleolo della caviglia, perché l’ultima cosa che vogliamo vedere sono gli uomini in leggings! All’opposto c’è anche chi fa l’errore di indossare pantaloni molto larghi e troppo lunghi, che si accartocciano in più pieghe sul dorso della scarpa risultando disordinati e sorpassati. Dei pantaloni asciutti slanciano e sono più contemporanei. L’orlo, quando ben fatto, dovrebbe appoggiarsi sulla scarpa con una sola piega. Il risvolto è interessante ma non funziona bene su tutti, vanno valutati altezza e proporzioni.

Un pantalone con un orlo corretto si dovrebbe presentare così:

 

Tessuto e colore

I colori più formali adatti a tutte le occasioni sono il blu e il grigio, più scuri sono e più formali ed eleganti risultano. Se l’occasione in cui dovete indossare l’abito è serale, preferite comunque il blu o il nero, anche se al nero assoluto preferisco sempre un midnight blue. A seguire il gessato, il Principe di Galles e i quadri sono variazioni altrettanto eleganti, valutando lo spessore del tessuto, la grandezza delle righe o della trama e i contrasti di colore. Più le trame sono piccole e tono su tono e più sono considerate eleganti. Colori come il marrone, il cammello, il beige (in generale i colori caldi e medio-chiari) sono più adatti al tempo libero e alle situazioni casual.

Come abbiamo già visto per i colori delle camicie nel precedente post, anche in questo caso scegliere la sfumatura di blu o di grigio più adatta a se non è facile ed è bene conoscere il proprio sottotono di pelle e la propria tipologia cromatica: incarnati caldi vogliono sfumature di blu più opache e spente e grigi più tortora che non grafite, mentre gli incarnati freddi vogliono sfumature di blu più brillanti e grigi dal grafite all’antracite. Il tessuto gioca un ruolo fondamentale nella scelta del colore perché ne cambia la resa.


A sinistra blu navy opaco più adatto ad incarnati caldi e a destra blu brillante più adatto ad incarnati freddi


A sinistra grigio tortora più adatto ad incarnati caldi e a destra grigio grafite più adatto ad incarnati freddi

 

Il tessuto principe dell’abito da uomo è la lana: in inverno è mista a cachemire o flanella, in estate mista a cotone, lino o seta. Anche la scelta del tessuto va fatta in base alla propria corporatura. Fisici corpulenti preferiscono pesi di tessuti medio-sottili per non aggiungere ulteriore “peso  visivo”, mentre fisici molto asciutti preferiscono tessuti più spessi per aggiungerne.

Leggete  anche le altre due parti di questo vademecum dell’abito maschile perfetto: la camicia e gli accessori!

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L’abito nell’immagine di copertina è di Tombolini.